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Wednesday, March 26, 2014

Scatti dalla Florida

E' lo "spring break" letteralmente "pausa primaverile": le universita' chiudono per una settimana e gli studenti volano verso mete calde, come la California, la Florida o le isole caraibiche. Infatti, a dispetto della primavera, a Boston ci sono otto gradi sottozero! Con degli amici decidiamo di partire alla scoperta della Florida. Dopo tre ore e mezzo di volo atterriamo ad Orlando, dove il cielo e' azzurrissimo e il termometro sfiora i trentacinque gradi! E' tutto diverso, persino l'aeroporto. Il Logan International Airport e' ordinatissimo e tranquillo, quello di Orlando e' immenso e caotico e allo stesso tempo lento. La gente e' rilassata e si prende i suoi tempi. Le valigie impiegano un'infinita' ad arrivare, le indicazioni non sono chiare e  nessuno ha una risposta sicura. Mi trovo a mio agio, mi sembra di essere in una grande Napoli e tutta quella confusione non mi innervosisce. Prendiamo un taxi per raggiungere la nostra pensione. E' in realta' una macchina nera enorme. Per ben quarantacinque minuti percorriamo l'autostrada senza incrociare un'abitazione, una cittadina, un bar, nulla. Solo deserto, palme e grandi resort. Arrivati a destinazione posiamo il nostro piccolo bagaglio e chiediamo al front desk dove sia il centro di Orlando. Il ragazzo ci guarda perplesso. Ci osserva e poi ci chiede da dove veniamo. Rispondiamo che veniamo da Boston e lui: "ah, dal freddo Nord." Poi, dopo altri cinque minuti, prende una cartina e scrive: "qui siamo noi. Qui c'e' il primo parco di divertimento.  Qui il secondo. Qui il terzo, tutto dedicato alle attivita' acquatiche. Qui ci sono gli Universal Studios. Qui e' Cocoa Beach se volete andare al mare, E' vicino: circa tre ore di macchina.. Questi sono gli orari delle navette per i parchi. Enjoy your day!" Basiti andiamo via: non ci sono strade percorribili a piedi e la citta' e' un insieme di parchi di divertimento nel deserto. Attraversiamo il giardino della pensione. Nel centro del cortile ci sono delle piscine. Uomini e bambini obesi si divertono tra un tuffo e una manciata di patatine e ketchup. Quel trangugiare hamburger a bordo piscina fa una certa impressione. Ci sono molte famiglie e tantissimi anziani. Scopriamo che molti americani in pensione decidono di trasferirsi in Florida per il clima e lo stile di vita piu' rilassato. Andiamo alla scoperta dei primi parchi: ci sono Topolini, Paperini, Sirene e Principesse in dimensioni gigantesche. Balli e musiche dei cartoni Disney, fuochi di artificio, studios che fanno vivere in tre D il salto di Spiderman da un grattacielo o il brivido di un tornado. E poi tantissime montagne russe. Decidiamo di provare la "green roller coaster". Quando scopriamo che e' detta "green" in onore di Hulk e' troppo tardi per tornare indietro: un carrellino precario ci porta su, su, su e ancora su. Mi sembra un ascensore per il cielo. E poi, all'improvviso, ecco che va giu' e su, e di nuovo giu' mentre il mondo si rovescia il cuore si ritrova ora allo stomaco ora ai calzini. Dopo quel giro infernale mettiamo una bella croce su tutte le montagne russe e le attrazioni simili e andiamo a vedere i vari spettacoli e musical offerti nei parchi. Trascorriamo la giornata cosi': tra costruzioni colorate e pupazzi parlanti enormi. Di sera, sfiniti ci buttiamo sul divano della hall. Questa citta' di plastica senza anima ci ha gia' stancato..
































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